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La lotta all’ebola, frena i progressi fatti sulla malaria

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Fatoumata Nafo-Traoré, la responsabile di Roll Back Malaria Partnership, ha paura che la lotta contro l’ebola possa frenare tutti i progressi fatti nella cura della malaria

 

La lotta contro il virus emorragico ebola, in cui sono impegnati istituzioni e volontari, mette in ombra un’altra grave malattia, la malaria. A temere che la ricerca contro l’ebola possa frenare i progressi contro la malaria è Fatoumata Nafo-Traoré, la responsabile di Roll Back Malaria Partnership, dopo una visita in Africa. ‘Comprensibilmente – dice l’esperta alla Bbc online – tutta l’attenzione degli operatori sanitari è concentrata su Ebola’.

‘Siamo tutti d’accordo che nessun bambino dovrebbe morire per la malaria, perché abbiamo gli strumenti per prevenirla e trattarla. Ma ora, comprensibilmente, tutta l’attenzione degli operatori sanitari è concentrata su Ebola. Vediamo di solito letti d’ospedale con tre bimbi insieme perché non c’è spazio, ma ora queste guardie pediatriche sono diventate aree fantasma, perché non ci sono operatori. Così non sappiamo chi ha la malaria e chi sta morendo per questa malattia’, continua l’esperta. ‘Siamo davvero preoccupati che Ebola freni i progressi nella lotta alla malattia’.

 

Il problema è che le due malattie, all’inizio, hanno sintomi simili. E quindi ‘quando le persone hanno la febbre, evitano di andare negli ospedali perché hanno paura di essere trattenute nei centri per l’Ebola. Stiamo lavorando con i Paesi per garantire che siano eseguiti i test anti-malaria e che siano distribuiti i farmaci. E’ importante un approccio coordinato’, che punti sulla prevenzione, anche per ridurre il numero di casi di malaria e ‘non sovraffollare inutilmente i centri per l’Ebola’, ha concluso Fatoumata Nafo-Traoré. 

gc

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