La Cina si impegna nella difesa delle tigri

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La Cina si impegna nella difesa delle tigri, contrastando il mercato illegale di manufatti e gioielli fatti con le pelli delle tigri

La Cina, nel 2013, si impegna a difesa delle tigri. Nonostante il mercato di manufatti e gioielli fatti con le pelli delle tigri ha nella Cina una delle sue destinazioni principali, il Paese ha recentemente destinato più risorse finanziarie alla tutela e la conservazione della fauna selvatica, inserendo proprio le azioni a difesa delle tigri tra le priorità del Governo per il 2012-2013.

A conferma dell’impegno della Cina contro il maltrattamento  delle tigri, e più in generale degli animali, c’è  il dossier del Wwf ‘Wildelife Crime Scorecard’, che elenca una serie di numeri per dare la misura delle azioni cinesi per il periodo indicato: 1.336,3 kg di avorio sequestrati dalla dogana e azioni intraprese contro più di 1000 trafficanti e 600 commercianti online dalla Polizia Forestale nell’ambito di un’operazione coordinata dal National Inter-agnecy Cites Enforcement Coordination Group of China,che ha avuto come obiettivi principali i prodotti derivanti da tigri, elefanti e rinoceronti. Una politica che ha portato, a febbraio 2012, all’arresto da parte della State Forestry Administrationdi di otto persone e al sequestro di 28,82 kg di avorio e di manufatti in avorio in un’operazione nelle città di Beijing e Tianjin e nelle province di Fujian, Guangdong e Yunnan.

A luglio, grazie alle azioni di contrasto messe in campo, gli annunci pubblicitari illegali, su 24 siti di e-commerce in lingua cinese esaminati, sono diminuiti del 65% per le tigri, del 73% per i rinoceronti e del 51% per l’avorio.

(gc)

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