Vietato costruire case in aree a rischio idrologico

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La bozza sulle linee strategiche per la tutela del territorio prevede il divieto di costruzione nelle aree a rischio idrogeologico molto elevato e la stipula di un’assicurazione per danni da calamita’ naturali

Sarà vietato costruire case e imprese nelle aree a rischio idrogeologico molto elevato, lo si legge nella bozza sulle linee strategiche per la tutela del territorio che il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha inviato al Cipe. Nei giorni scorsi abbiamo assistito alla pioggia abbondante e prolungata che ha colpito la Toscana, provocando il crollo di alcune strutture, l’esondazione di fiumi e l’allagamento di case e di imprese. Per evitare che tutto questo si possa ripetere, mettendo a rischio vite umane, arriva il provvedimento che vieta la costruzione di qualsiasi abitazione e attività nelle aree ad alto rischio idrologico.

E ancora. La bozza della norma che vieta la costruzione di case e imprese nelle aree a rischio idrogeologico elevato prevede anche la stipula di un’assicurazione obbligatoria per coprire i rischi connessi ad eventi climatici estremi su ‘beni e strutture’ sia dello Stato sia dei privati.

A finanziare il piano di tutela del territorio, che impone il divieto di costruzione nelle aree a rischio idrologico, sarà un fondo nazionale 2013-2020 e un prelievo, determinato annualmente, su ogni litro di carburante consumato, fino al raggiungimento di 2 miliardi all’anno. Il prelievo sul carburante, però, non prevede l’aumento delle accise.

(gc) 

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