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L’impianto eolico che sfrutta vento e mare

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Per produrre energia pulita, alcuni scienziati giapponesi hanno progettato il primo impianto offshore in grado di sfruttare sia il vento che le correnti marine

Produrre energia pulita grazie al primo impianto eolico in grado di sfruttare il vento e le maree. Si tratta, in pratica, di un’innovativa piattaforma offshore, battezzata con il nome di ‘SKWID’ e progettato appositamente dalla società giapponese MODEC per combinare, insieme, le due principali risorse rinnovabili presenti in mare aperto: l’energia eolica e le correnti marine.

Per produrre energia pulita, l’impianto ‘SKWID’, in particolare, sarebbe in grado di sfruttare sia la fonte eolica che quella delle maree, grazie all’integrazione, all’interno della struttura, di due speciali turbine. La prima, denominata ‘Darrieus’, è una turbina eolica omnidirezionale che, posizionata nella parte alta della struttura, riesce ad incanalare il vento proveniente da qualsiasi direzione, (attraverso il movimento indipendente delle sue ‘pale’), producendo, in questo modo, il doppio dell’energia di un impianto classico offshore.

Per produrre energia pulita dalle maree invece, viene utilizzata la turbina ‘Savonius’ che, grazie ad una struttura circolare e mobile che, collocata nella parte bassa dell’impianto (a contatto con l’acqua del mare), riesce a ruotare e ad inclinare in continuazione il suo asse, sfruttando lo stesso principio di una ‘zavorra galleggiante’ in balia delle correnti marine.

Produrre energia pulita dalle maree e dal vento grazie all’impianto ‘SKWID’, consentirà certamente di rivoluzionare, in futuro, il modo in cui le piattaforme offshore sfrutteranno le fonti rinnovabili. In attesa che questa nuova tipologia di impianto venga effettivamente installata in mare aperto, ‘SKWID’ è stato nel frattempo presentato al Wind Expo 2013 di Tokyo.

(Matteo Ludovisi)

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