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Energia. Scaroni, dalla Libia produzione a pieno nel 2013

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Torna a 200 mila barili di olio equivalente la produzione in Libia da parte del colosso italiano Eni. Non siamo ancora a livelli simili a quelli pre primavera Araba, ma il segnale e molto positivo ed incoraggiante. I dati sono stati diffusi ieri dall’amministratore delegato Scaroni

La primavera Araba, che in Libia ha significato la fine del reggime del colonnello Gheddafi, ha avuto una serie di effetti collaterali. L’Italia era particolarmente interessata a quelli energetici, vista l’importante presenza nazionale in Libia e la quantità di barili equivalenti prodotti ed esporartati verso l’Italia.

Ma la prospettiva torna ad essere rosea. Lo ha affermato ieri l’Amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni nell’ambito dell’Eni Oil&Gas Seminar, l’incontro di aggiornamento sulle attività della compagnia.  “La nostra produzione in Libia ha già raggiunto i 200 mila barili di olio equivalente al giorno” ha dichiarato l’amministratore delegato di Eni, fiducioso che nei prossimi anni si possa migliorare.

La fiducia è confermata da Claudio Descalzi, Direttore della Divisione Exploration and Production che ha affermato: “La produzione raggiungera’ i livelli pre-guerra entro giugno 2012”.

E ha poi aggiunto: “raggiungeremo i 300.000 barili nel 2013”, ipotizzando un potenziale “raddoppio di produzione in un decennio” sulla base di investimenti tra i 30 e i 35 miliardi di dollari.

Buone le prospettiva, soprattutto se diventano realtà.

(GC)

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energia, eni, libia, petrolio, Scaroni

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