Raccolta differenziata: cosa va nel vetro e cosa no. Scopri gli errori più comuni

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Per una corretta raccolta differenziata del vetro dobbiamo fare attenzione e non buttare alcuni materiali simili che ci possono trarre in inganno. Vediamo quali sono

Cene, pranzi, brindisi, regali: le vacanze di Natale sono per molti italiani un momento di festa e di condivisione, ma c’è l’altro lato della medaglia: aumenta la produzione di rifiuti di oltre il 30% durante questo periodo. Con un po’ di attenzione potremmo stappare lo spumante riducendo l’impatto del nostro brindisi sull’ambiente.

L’importanza della raccolta differenziata

Ad esempio, riciclando tutto il vetro che consumeremo in famiglia durante le feste di Natale e Capodanno, grazie al conferimento di sole bottiglie e vasetti e nient’altro, sarà possibile risparmiare l’energia sufficiente a illuminare, giorno e notte, gli alberi di Natale di circa 4 milioni di famiglie italiane.

Questo solo per dare un’idea dell’importanza di una corretta raccolta differenziata che permetta il riciclaggio: i nostri consumi devono essere sostenibili. Soprattutto a Natale, un periodo nel quale consumiamo molti prodotti, non dobbiamo abbassare la guardia.

Per ridare nuova vita al vetro è bene tenere a mente alcune regole, come raccomanda il Consorzio recupero vetro: dobbiamo evitare di buttare nella campana del vetro i ‘falsi amici’ del vetro, cioè materiali che potrebbero sembrarci simili ma che non sono riciclabili e non devono assolutamente finire insieme al vetro.

Cosa non va nella campana del vetro

Non andranno conferiti insieme al vetro, per evitare di rovinare la raccolta e ridurre i potenziali benefici del riciclo:

  • le palline di Natale e le decorazioni in vetro soffiato con cui si adornano alberi e case;
  • le lampadine e le luci con cui si illuminano gli alberi di Natale e gran parte di balconi e palazzi;
  • i calici e i bicchieri di cristallo dei cosiddetti “servizi buoni” delle nonne, spesso riesumati per l’occasione, ma sovente vittime dei brindisi delle feste (veri e propri nemici giurati del riciclo del vetro);
  • piatti, tazzine, ciotole, pirofile, statuette del Presepe e tutti gli oggetti di porcellana e ceramica;
  • gli articoli in vetroceramica tipo pyrex, che si usano per riscaldare le specialità della tradizione, come lasagne o arrosti.

Cosa va nella campana del vetro

  • Tutte le bottiglie, da quelle del vino con cui si accompagna il cenone, a quelle con le “bollicine” di champagne e spumante, con cui si brinda al nuovo anno;
  • i vasetti e i barattoli di vetro di conserve, marmellate, composte, sughi, salse, mostarde.

Inoltre, come abbiamo già sottolineato, al crescere del riciclo, cresce anche l’occupazione. Negli ultimi 5 anni sono aumentati il numero di addetti (+13%) e di aziende (+10%) impegnati nel settore della gestione rifiuti, il 94% delle quali svolge attività di recupero. Il volume d’affari del settore sfiora i 34 miliardi di euro. 

a.po

 

 

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