ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Dai calcoli renali alla scarsa sicurezza, ecco le fake sull'acqua del rubinetto-Euro 2024 e la foto-omaggio dei principi di Galles con Charlotte e Louis incollati alla tv-L'Etna si placa, oggi tregua dopo la fontana di lava dal cratere Voragine-Gareth Southgate non è più ct dell'Inghilterra-Roberta Metsola rieletta presidente del Parlamento Ue: "Non dobbiamo avere paura"-Kate, abito viola a Wimbledon "segno di speranza ma anche di potere"-Ascolti tv, a 'Battiti Live' su Canale 5 il prime time di lunedì 15 luglio-La foto del proiettile di Trump? Ferdinando Mezzelani: "Un'autentica barzelletta"-Parigi 2024, Dai biglietti ai concorsi falsi sui social media, come evitare le cyber truffe-Tour de France, oggi 16esima tappa per velocisti, percorso e orario tv-Gaza, per la Cia il leader di Hamas si nasconde nei tunnel di Khan Younis-Napoli, inaugurata stazione San Pasquale della linea 6 della metropolitana realizzata da Webuild-Roma, rapinata vedova di Chris Cornell: pugno nello stomaco, poi via con Rolex da 50mila euro-Venezia, appalti e corruzione: arrestato assessore comunale Boraso-Webuild, Pietro Salini: "Nuovo ponte Baltimora sia simbolo di sicurezza e orgoglio"-Attentato Trump, 86 secondi prima degli spari: così Thomas Crooks ha agito indisturbato-Monza, rapinata e violentata mentre apriva locale a Vimercate-Ue, confronto "intenso" Von del Leyen-Ecr. Metsola cerca la riconferma a Strasburgo-Torture e violenze in centro educazione motoria a Roma, 10 arresti-Trump riappare, saluto alla convention con orecchio fasciato

Deindustrializzazione e produttività. Come siamo finiti in fondo alla classifica Ue

Condividi questo articolo:

L’Italia e’ un paese deindustrializzato. Ora tutti scoprono questo fenomeno: politica, giornalisti, burocrazia, imprenditori. Ma abbiamo fatto tutti il nostro dovere?

 

Da qualche giorno a questa parte tutti hanno riscoperto la parola deindustrializzazione. Speriamo che non finisca come nell’estate di due anni fa, dove tutti scoprirono la parola spread. Dal caso Telecom, oramai sotto il controllo dei soci spagnoli di Telefonica, tutti riscoprono, in netto ritardo, che l’Italia è un paese in cui la produttività, specialmente quella legata all’industria manifatturiera, sta seguendo un crinale pericoloso, che ci pone fanalino di coda in Europa, dopo Spagna e, persino, Grecia.

Il problema italiano della produttività è in gran parte legato al cosiddetto cuneo fiscale, cioè alla discrasia di quanto un lavoratore costa all’azienda e quanto poi lo stesso lavoratore intasca di salario. Ma non finisce qui! Tra i grandi nemici di una buona produttività ci sono burocrazia e lentezza della Pubblica Amministrazione, che se fossero legate ai tempi delle aziende private sarebbero fallite da secoli.

L’Italia appare, ed è, un paese ingessato. Però esporta tantissimo, e il nostro export è famoso per qualità e immagine e contribuisce molto sulla produzione nazionale. Ripartiamo da qui. Ma sappiamo che non basta, fino a quando tutti non faranno la propria parte. Volete un esempio? Dopo 11 mesi dall’entrata in vigore delle norme che regolano l’entrata di soci nelle ‘start up innovative’ (con la possibilità per le persone fisiche e le società che investono in queste attività di avere detrazioni su Irpef e Ires) non sono stati ancora emanati i regolamenti che attuano la legge prevista dal Decreto Sviluppo Bis del 2012.

Chissà in quale stanza, di quale ministero si sarà perso questo regolamento. A noi piacerebbe saperlo.

Produttività vuol dire anche che un paese come l’Italia, per esempio, non può rinunciare all’acciaio dall’oggi al domani, chiudendo l’Ilva di Taranto, senza tentare un piano che salvi e coniughi lavoro, ambiente, ma soprattutto dignità. La storia industriale del nostro paese, in molti casi è già andata a rotoli. Ma rinunciarci del tutto sarebbe deleterio. A quel punto meglio andare a vivere all’estero. Se poi dobbiamo rinunciare al nostro futuro. (mig)

Questo articolo è stato letto 22 volte.

deindustrializzazione, Grecia, Italia, produttivita', spagna, spread

Comments (5)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net