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Idrogeno dall’alcol etilico, si risparmia il 60% di energia

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Alcuni ricercatori del Cnr di Firenze hanno recentemente sviluppato un nuovo metodo per produrre idrogeno dall’alcol etilico, con un risparmio energetico del 60% rispetto all’elettrolisi con la sola acqua

Produrre idrogeno a partire dall’alcol etilico permette un risparmio energetico del 60% rispetto all’elettrolisi con l’acqua. Parola dei ricercatori del Cnr di Firenze, che sono riusciti recentemente a sviluppare un metodo innovativo per produrre idrogeno dall’alcol etilico con l’impiego di speciali elettrodi ‘nanostrutturati’.

Lo studio, pubblicato sulla rivista di settore ‘Nature Communications’, consente di impiegare tecniche più convenienti e meno dispendiose energeticamente rispetto agli attuali metodi convenzionali.

I processi che vengono comunemente utilizzati infatti, sono l’estrazione di idrogeno dal metano (metodo che però produce CO2 e quindi inquina) e l’elettrolisi dell’acqua, ossia la scomposizione dell’acqua in ossigeno e idrogeno ‘a zero emissioni’, ma che tuttavia ha un elevato consumo energetico. 

Il metodo messo a punto dai ricercatori del Cnr di Firenze invece, consiste nella realizzazione di un particolare elettrolizzatore in grado di produrre idrogeno (ma non ossigeno) a partire da soluzioni acquose e da alcoli rinnovabili insieme (etanolo, glicerolo o altri alcoli superiori estratti da biomasse), ottenendo così un risparmio energetico del 60% rispetto all’elettrolisi dell’acqua. Questo ‘risparmio’ è dovuto ovviamente al fatto che per scindere le molecole di H2O in presenza di soluzioni a base di alcol etilico, è necessaria meno energia rispetto a quanta invece ne servirebbe per ‘rompere’ i legami dell’acqua ‘pura’.

L’idrogeno prodotto con questo nuovo sistema è stato ovviamente accompagnato dall’uso di speciali elettrodi ‘nanostrutturati’ impiegati in una cella elettrolitica di nuova generazione. Questi elettrodi, come spiegano gli stessi ricercatori sono degli ‘di elettrocatalizzatori anodici costituiti da nanoparticelle di palladio, depositati su architetture tridimensionali di nano-tubi di titanio, grazie ai quali è possibile realizzare elettrolizzatori per produrre idrogeno da soluzioni acquose di alcoli derivati da biomasse, consumando 18.5 kWh per la produzione di 1 kg di idrogeno, rispetto a 45 kWh per 1 kg di idrogeno prodotto da sola acqua’.

L’idrogeno prodotto a partire dall’alcol etilico permetterebbe quindi, grazie al nuovo processo, di generare energia a basso costo e senza impatti ambientali. Per maggiori informazioni è possibile consultare questo sito.

(ml)

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