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Gli integratori alimentari servono davvero?

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Spossatezza: soluzione? Integratori alimentari…ma e’ realmente così? ce lo spiega Paolo Gozzo

 

Prima di rispondere alla domanda è bene fare chiarezza su cosa s’intende per integratori alimentari. Il Decreto Legislativo 21 maggio 2004, n. 169 “Attuazione della direttiva 2002/46/CE relativa agli integratori alimentari” li definisce come: “prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate”.

Da questa definizione si capisce subito il ruolo primario di queste sostanze: quello di integrare la normale dieta. Tuttavia, abbiamo bisogno di integrare la nostra dieta solo se, dal cibo che assumiamo, non riusciamo a coprire il fabbisogno di macro e micronutrienti. Generalmente, nella società in cui viviamo, l’ultima cosa che ci manca è proprio il cibo e difficilmente ci troviamo in stato di carenza nutritiva. Anzi, sovente accade l’opposto, ossia una sovra-alimentazione che è la causa dell’aumento dell’obesità e di tutte le patologie ad essa correlate. Nonostante questo, la gente vede negli integratori un rimedio rapido e indolore a tutti gli eccessi e agli stili di vita malsani. Per questo si preferisce prendere la “pillola brucia grassi” invece di seguire una sana e corretta alimentazione oppure integratori a base di vitamine invece di smettere di fumare (il fumo aumenta il fabbisogno fisiologico di vitamine). Il risultato è solo quello di alleggerire il portafogli senza peraltro trarne alcun beneficio evidente. Un parere recentissimo (2014) della U.S. Preventive Services Task Force, pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicin, afferma che non sono disponibili sufficienti prove scientifiche che dimostrino la reale efficacia di integratori alimentari a base di vitamine e minerali sui disturbi cardiovascolari.

Quindi gli integratori alimentari non servono a nulla? No, in alcune situazioni fisiologiche e patologiche sono indispensabili e utili ai fini di migliorare lo stato di salute. Ad esempio, le persone anziane possono avere carenze di nutrienti dovute a malassorbimento intestinale, difficoltà nella masticazione e nella deglutizione, oppure si trovano in stato di indigenza economica e per questo non acquistano frutta, verdura o carne a sufficienza (in questo caso purtroppo non possono neanche acquistare integratori). Inoltre, con l’avanzare dell’età si può andare incontro a fenomeni neurodegenerativi che portano a demenza senile e complicano ancora di più il quadro. In questo caso è opportuno integrare la dieta con preparati ad hoc al fine di colmare la carenza. Ad esempio può essere utile una supplementazione di calcio e vitamina D per contrastare l’osteoporosi. E’ opportuno ricordare che spetta al Medico o al Biologo Nutrizionista valutare eventuali carenze e consigliare un’integrazione specifica, evitando il fai-da-te, molto spesso dannoso. Altre situazioni in cui è utile un’integrazione alla normale dieta sono i casi di malattie, diete squilibrate e la gravidanza; durante quest’ultima è indispensabile assumere integratori di acido folico (per prevenire il rischio di spina bifida nel feto, un difetto nello sviluppo del tubo neurale) e ferro.

Gli integratori alimentari, quindi, sono privi di qualsiasi rischio per la salute? Generalmente gli integratori alimentari non sono dannosi per la salute, se assunti nelle giuste dosi e laddove ce ne sia necessità. Tuttavia, un recente articolo del 2013, pubblicato sul Journal of the American Medical Association (JAMA) ha messo in luce come un consumo abituale di integratori a base di vitamina E, vitamina A e ?-carotene porti ad un aumento della mortalità rispetto a chi non ne fa uso e assume queste vitamine dalla normale dieta. Lo studio era volto a valutare gli effetti del consumo di integratori antiossidanti sulla mortalità. Inoltre, vari studi hanno evidenziato come alti dosaggi di ?-carotene sono associati ad un rischio più alto di sviluppare alcune forme di tumori (polmone, pelle e prostata), specialmente nei fumatori. Anche integrazioni di retinolo hanno portato pressappoco agli stessi risultati (il retinolo, come il ?-carotene è un derivato della vitamina A). Questi effetti si riscontrano in chi fa un uso eccessivo di integratori alimentari e non in chi assume queste vitamine consumando abitualmente alimenti che ne sono ricchi, quali frutta e verdura. A questo proposito è bene ribadire che gli integratori alimentari non andrebbero mai autoprescritti ma deve essere un Medico o un Nutrizionista a consigliarli, laddove necessario. 

C’è da fare un’ultima considerazione sugli integratori a base di omega3. E’ stato ampiamente dimostrato che gli acidi grassi omega3 abbassano il livello di trigliceridi nel sangue. Questi però entrano in competizione con gli acidi grassi omega6, di cui sono ricchi gli oli di semi comunemente utilizzati nell’industria alimentare. Diete ricche di omega6 quindi, rendono inutili gli effetti degli integratori a base di omega3. Bisognerebbe bilanciare la dieta in modo da assumere omega6 e omega3 in rapporto di 5-6:1 e non 20-30:1 come avviene nell’attuale dieta italiana. Il modo migliore, a mio avviso, è quello di consumare tre volte a settimana pesce (pescato, perché più ricco di omega3 rispetto a quello di allevamento), ridurre il consumo degli oli vegetali (peraltro onnipresenti in tutti i prodotti da forno industriali) e preferire l’Olio Extravergine di Oliva per condire gli alimenti. In questo modo si riduce l’introito di omega6 a favore degli omega3.

Quindi, alla luce di questo, è bene non assumere a sproposito integratori alimentari, poiché non sono privi di effetti collaterali, anche gravi. Inoltre, è buona regola condurre uno stile di vita sano praticando regolare attività fisica e seguendo una sana e corretta alimentazione a base di frutta e verdura fresche e di stagione, cereali integrali, pesce ed alimenti a basso contenuto di grassi saturi. Lo so che molti vorrebbero una pillola al posto della frutta e della verdura, una pillola al posto del pesce ed una pillola al posto dell’attività fisica, ma questo non è possibile. Nessun integratore alimentare può sostituire un’alimentazione corretta e bilanciata, poiché un frutto o un piatto di verdura non sono solo vitamine e sali minerali, ma sono ricchi di altri microelementi che in concerto apportano benefici alla salute dell’organismo. La sedentarietà e l’obesità si combattono con l’attività fisica e la corretta alimentazione, non con pillole magiche.

 

 Paolo Gozzo

 

Bibliografia:

Moyer VA. 2014. Vitamin, Mineral, and Multivitamin Supplements for the Primary Prevention of Cardiovascular Disease and Cancer:U.S. Preventive Services Task Force Recommendation Statement. Annals of Internal Medicine. doi:10.7326/M14-0198

Bjelakovic G, Nikolova D, Gluud C. 2013. Antioxidant supplements to prevent mortality. JAMA. 18;310(11):1178-9.

Virtamo J et al., ATBC Study Group. 2003. Incidence of cancer and mortality following alpha-tocopherol and beta-carotene supplementation: a postintervention follow-up. JAMA. 23;290(4):476-85.

The Beta-Carotene and Retinol Efficacy Trial: incidence of lung cancer and cardiovascular disease mortality during 6-year follow-up after stopping beta-carotene and retinol supplements. 2004. Goodman GE, et al. J Natl Cancer Inst. 1;96(23):1743-50.

Omenn GS, et al.. 1996. Risk factors for lung cancer and for intervention effects in CARET, the Beta-Carotene and Retinol Efficacy Trial. J Natl Cancer Inst. 6;88(21):1550-9.

 

 

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