Il Legno? Il re delle biomasse

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Conosciamo insieme le biomasse termiche e i loro indicatori

Il legno è una materia prima straordinaria, al centro di nuove ricerche e nuove sperimentazioni. Usato fin dall’antichità per diverse funzioni, oggi più che mai è protagonista nell’ambito delle biomasse termiche.

E’ la prima fonte rinnovabile italiana, con consumi pari a 7,5 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti petrolio), seguita dall’energia idroelettrica (3,96 Mtep), dalla termica prodotta dalle pompe di calore (2,65 Mtep), l’elettricità prodotta dal fotovoltaico (2,10 Mtep) e l’elettricità prodotta dagli impianti eolici (1,48 Mtep), secondoil Rapporto statistico GSE 2017. Mentre il consumo di pellet è di 3,2 Mtep.

Nei consumi, in Italia, spiccano regioni come il Veneto e il Piemonte, seguite da Lombardia e Campania, Lazio, Calabria e Toscana.

Per non pensare alla sua importanza nel mondo del lavoro: in Italia, nel settore della termica da biomesse, gli occupati sono 32.000, in Europa 352.000 (Eurobserver + Rapporto statistico 2018 Bioenergy Europe), per un volume d’affari di 4 miliardi di euro.

Con l’evoluzione tecnologica, caldaie e apparecchi domestici hanno ridotto di molto l’emissione di carbonio, motivo di grandi preoccupazioni in un passato non troppo prossimo: è bastato sostituire le vecchie stufe per vedere un tangibile calo dell’inquinamento. In Lombardia il turnover tecnologico ha determinato una riduzione del 30% (Arpal) dell’inquinamento in 5 anni, in Veneto (Arpav) del 20% delle Polveri sottili in 7 anni.

La certificazione ariaPulita®, che classifica le prestazioni di apparecchi e caldaie a biomasse, è stata adottata da oltre 2500 modelli: un traguardo straordinario.

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