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Uomo invade Antartide. Habitat dei pinguini in pericolo

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Troppi turisti e troppe strutture di ricerca: l’Antartide sta per essere umanizzato e l’habitat dei pinguini e’ in pericolo

 

L’Antartide e le sue aree libere dai ghiacci hanno bisogno di una migliore protezione dalle attività umane: negli ultimi anni il numero dei turisti è cresciuto in maniera esponenziale e sono aumentate anche le strutture di ricerca. A dirlo è uno studio australiano, condotto dal National Environmental Research Program (Nerp) e pubblicato sulla rivista PLoS Biology.

Se nel 1990, infatti, i visitatori erano meno di 5000, ora sono più di 40 mila l’anno. Non solo. La regione accoglie sempre più centri di ricerca, accompagnati da strade, depositi di carburante e altre vie di passaggio. ‘La maggior parte dell’Antartide è coperta di ghiaccio, con meno dell’1% permanentemente libero da ghiacci, eppure è lì che si trova la maggioranza della biodiversità’, scrive la coautrice dello studio, Justine Shaw.

‘L’Antartide è già invasa da piante e animali, per lo più erbe e insetti, di altri continenti. Le minacce reali di invasioni, correnti e future sono tipicamente situate vicino alle aree protette’, avverte Shaw. ‘Tali minacce da specie invasive alle aree protette sono state dimostrate altrove nel mondo, e abbiamo accertato che l’Antartide, purtroppo, non fa eccezione. I rischi sono accresciuti dalla combinazione con il cambiamento climatico. Questo effetto combinato deve essere un incentivo ancora maggiore per un migliore sistema di protezione delle aree antartiche’, conclude.

gc

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