E se la sopraelevata d’asfalto diventasse un giardino?

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A Roma partono i lavori per l’abbattimento di una parte della tangenziale est che potrebbe diventare un lungo parco pensile con orti e vigneti

Entro fine ottobre partirà la gara per l’abbattimento di una parte della tangenziale est di Roma. Più esattamente verrà abbattuta quella parte di striscia d’asfalto che passa davanti alla stazione Tiburtina da poco riqualificata grazie ad un complesso progetto di restyling. 

Il progetto prevede l’abbattimento di circa 500 metri di viadotto e delle sei rampe che oggi collegano l’asse stradale alla via Tiburtina, oltre alla riqualificazione delle aree davanti alla stazione. L’obiettivo del Comune è quello di dare poi il via ad un processo partecipato e condiviso con cittadini e associazioni per la riqualificazione della vecchia Tangenziale anche attraverso la realizzazione di spazi verdi. 

A tal fine un progetto è stato già realizzato dall’associazione RES che prevede la realizzazione di un giardino pensile sulla Tangenziale. Una striscia verde lunga due chilometri e larga venti metri, secondo un modello simile a quello realizzato in altre grandi capitali europee, capace di cambiare in modo radicale il volto del quadrante est di Roma.  

Il progetto che si chiama ‘Africoltura urbana in tangenziale’ è un bell’esempio di partecipazione dei cittadini. Infatti è stato elaborato dall’architetto canadese Nathalie Grenon, studio Sartogo associati, segretario generale dell’associazione Res, sostenuto da Campagna Amica della Coldiretti e realizzato insieme a professionisti e cittadini romani che hanno contribuito gratuitamente. 

Nei 40mila metri quadri recuperati troverebbero spazio orti urbani, campi di calcetto, tennis e bocce, uno skate park, un vigneto, un meleto sulla rampa di ponte Lanciani e persino un mercato rionale a km 0 con copertura realizzata in fotovoltaico e in vendita i prodotti realizzati sul posto. Il tutto totalmente autosufficiente, grazie alla raccolta delle acque reflue, alle vasche di fitodepurazione e ai pannelli solari, e completo di pista ciclabile e stazioni di bike sharing.

Le risorse potrebbero venire dai fondi europei: ci vorrebbero 9 milioni per vedere il progetto realizzato in meno di due anni.

AS

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