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Esplosione Beirut: cos’è il nitrato di ammonio?

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Ufficialmente la deflagrazione sembra dovuta all’esplosione di un enorme carico di nitrato di ammonio. Scopriamo insieme cos’è e a cosa serve

Al momento la tesi ufficiale è che la deflagrazione che ha devastato Beirut lo scorso 4 agosto sia dovuta ad un enorme carico di nitrato di ammonio sequestrato ad una nave e lasciato “incustodito” nel cuore della capitale del Libano.

Un’onda d’urto che ha provocato almeno 135 morti, enormi danni alla città, migliaia di feriti e l’emanazione di fumi (o gas) irritanti e tossici, conseguita alla esplosione di 2.700 tonnellate, per l’esattezza, di un composto, il nitrato di ammonio, appunto, che viene normalmente impiegato per realizzare fertilizzanti.

Un composto “povero” che, però, unito a ordigni bellici, benzina ed altri ingredienti, gli artificieri di gruppi estremisti conoscono molto bene; per questo motivo la sua commercializzazione è stata disciplinata dai Regolamenti CE 2003/2003 e 552/2009, nei quali sono state inserite prove di detonabilità.

Cos’è esattamente il nitrato di ammonio?

È il sale dell’ammoniaca con l’acido nitrico. Si presenta in forma di cristalli incolori e inodori. È molto solubile in acqua e mediamente solubile in etanolo.

A cosa serve? E come viene utilizzato? 

  • Come fertilizzante. È uno dei più importanti composti azotati usati in agricoltura. Contiene, infatti, sia azoto immediatamente utilizzabile da parte della pianta, sia azoto a lento rilascio.
  • Per fare il ghiaccio istantaneo. Reagisce endotermicamente con l’acqua, il che lo rende il componente attivo del cosiddetto “ghiaccio istantaneo”, per uso medico o sportivo.
  • Come esplosivo. Rappresenta la base per numerose miscele esplosive grazie al suo bilancio di ossigeno positivo e al costo poco elevato.

Va detto che, se è pur vero che è economico e facilmente reperibile – cosa che lo ha reso famoso come uno dei prodotti preferiti dalle organizzazioni terroristiche – ha una bassissima sensibilità all’innesco.

Per questa ragione gli esplosivi che lo contengono sono stati spesso impiegati dove sia richiesta una grande sicurezza d’uso. Inoltre, dà luogo ad esplosioni relativamente poco esotermiche (non rilascia moto calore) tanto che è impiegato spesso nelle miniere, in quanto il calore liberato nell’esplosione non è sufficiente ad innescare un’eventuale fuoriuscita di gas “grisù“.

Già queste poche informazioni danno molto da pensare sull’ufficialità delle cause dell’esplosione.

Viene da chiedersi, se ha una bassissima sensibilità all’innesco, tanto da essere impiegato spesso per usi civili e che richiedono la massima sicurezza, come è avvenuta la detonazione?

E poi, viste le caratteristiche di composto stabile, senza altri composti può realmente esplodere con tale potenza? Di fatto non è un esplosivo in sé, ma ha bisogno di una miscela di composti (benzina e altri ingredienti) per trasformarsi in una potente arma “povera”.

Il nitrato di ammonio, infatti, non è combustibile ma può favorire la combustione di altre sostanze. Il rischio di incendio e di esplosione, però, esiste ma se esposto ad alte temperature (incendio ad esempio) o quando contaminato, appunto, con altri materiali.

Non sono mancati, comunque, nella storia incidenti (grandi disastri industriali) che lo hanno reso tristemente noto, ma certamente qualcosa ancora da chiarire sul terribile incidente del 4 agosto scorso c’è.

 

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