ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 3 maggio 2024-Gazprom, la mega perdita del gigante del gas pesa sull'economia russa-Gp Miami, Verstappen leader nelle libere e Leclerc flop-Aviaria, ecco i sintomi del primo uomo infettato-Sostenibilità, Previati (Assonebb): "Migliorare cultura finanziaria imprenditori è sfida per Paese"-Sostenibilità, Mondo (Bper): "Siamo partner delle pmi nel percorso verso la transizione"-Euro 2024, Uefa: saranno convocabili fino a 26 giocatori-BellaMa', trionfa la generazione Z: ecco la vincitrice della seconda stagione - Video-Influenza 2024, stop alla sorveglianza: oltre 14,5 milioni gli italiani colpiti. E "non è finita"-Europee, la simulazione: boom Fratelli d'Italia, Pd stabile e Lega giù-Strage Fidene, ministri Piantedosi e Crosetto chiamati a testimoniare in aula-Libertà di stampa, classifica 2024: Italia 46esima, perde 5 posizioni-Barbano si insedia al 'Messaggero': "Il mio impegno per il lessico della verità"-Il 'Castello delle cerimonie' dovrà pagare un canone di occupazione per restare aperto-Scuola, Anief: "Record precari il 1° settembre 2024, saranno quasi 300 mila, uno su quattro"-Influenza, Bassetti: "La peggior stagione da 20 anni"-Turchia: "Stop commercio con Israele". Ira Tel Aviv: "Erdogan dittatore"-Visibilia, procura Milano chiede rinvio a giudizio per Santanchè per truffa Covid-Un bambino su 5 vittima di violenza sessuale, i dati choc di Telefono Azzurro-A Roma European Innovation for Sustainability Summit, opportunità e innovazioni per la sostenibilità

La busta di plastica che è finita negli abissi marini

Condividi questo articolo:

Trovata nella Fossa delle Marianne la busta di plastica che si è spinta più a fondo nel mare – era a quasi 11.000 metri

Mentre studiavano in che modo i detriti prodotti dall’uomo arrivassero nelle profondità marine, gli scienziati hanno scoperto un gran numero di prodotti in plastica monouso, compresa una busta che ha segnato il record di profondità, visto che è stata trovata nella Fossa delle Marianne, a quasi 11.000 metri al di sotto della superficie dell’oceano.

Questa busta, è solo uno dei 3.425 pezzi di detriti prodotti dall’uomo negli ultimi 30 anni che gli scienziati hanno registrato in un database gestito dalla Japan Agency for Marine-Earth Science and Technology (JAMSTEC). Questo database, lanciato per uso pubblico lo scorso anno, include fotografie e immagini di rifiuti scattate da veicoli telecomandati e da sommergibili sottomarini – tra l’altro, anche se la scoperta della busta di plastica è stata divulgata da un articolo di recente pubblicazione sulla rivista «Marine Policy», il video di JAMSTEC che la racconta porta come data dell’immersione il 1998.

Gli scienziati hanno raccontato oltre il 33% dei detriti recuperati era costituito da plastica e di questo l’89% era composto da prodotti monouso – un rapporto che aumentava a 52% e 92%, rispettivamente, nelle zone più profonde di 6000 metri. Gli altri prodotti trovati erano gomme, metalli, vetri, stoffe e attrezzi da pesca.

Gli scienziati hanno anche lanciato l’allarme sulla minaccia dell’inquinamento plastico agli ecosistemi delle profondità marine, facendo riferimento a una statistica che stima che quasi l’80% dei rifiuti plastici globali generati dal 1950 al 2015 rimane nelle discariche o nell’ambiente e non è stato bruciato o riciclato. Secondo il team di ricerca, l’unica soluzione è ridurre la produzione di questi rifiuti, in modo che si riduca di conseguenza il loro flusso nelle aree costiere e negli oceani.

Questo articolo è stato letto 69 volte.

busta, Fossa delle Marianne, mare, plastica

Comments (6)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net