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L’inquinamento aumenta il rischio di obesità

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Secondo recenti studi la colpa è di un agente chimico in grado di modificare il metabolismo

Un articolo pubblicato su Biochemical Pharmacology ha confermato che una delle cause di obesità in tutto il mondo è l’inquinamento. I colpevoli sono gli obesogeni, tossine che si trovano nei pesticidi e nella plastica. Agendo sugli organi che regolano il metabolismo, sono in grado di alterare sia esso che il senso di sazietà nel corpo umano.

Tanti oggetti che utilizziamo ogni giorno li contengono: gli imballaggi dei prodotti alimentari, quelli dell’igiene personale, nei detersivi ma anche nei pezzi di arredamento e negli apparecchi elettronici. L’articolo nel cita almeno 50: antidepressivi, additivi chimici della plastica, dolcificanti artificiali, ftalati, DDT, componenti di vernici e coloranti, Pfas ecc…

La scoperta più preoccupante si è rivelata essere la capacità degli obesogeni di causare alterazioni genetiche, riuscendo a tramandare le predisposizione a questa malattia nel susseguirsi delle generazioni.

Secondo quanto emerso, l’obesità è una malattia a rischio di crescita esponenziale. Il rovescio buono della medaglia è dato dal fatto che, essendo riusciti a risalire ad una delle cause, sarà più facile sfruttare queste informazioni per trovare trattamenti efficaci come diete, farmaci e interventi.

I più a rischio sono i bambini

L’obesità è una condizione cronica e dal 1970 i casi di obesità sono triplicati. Oggi il numero di persone obese e sovrappeso è superiore a quelle sottopeso.

Se alcune parti del sistema metabolico entrano in contatto con queste sostanze, quando i bambini si trovano ancora nell’utero o durante i primi anni dell’infanzia, potrebbero essere alterate in modo irreversibile, facendo accrescendo la sensibilità agli aumenti di peso.

Secondo gli scienziati che hanno portato redatto l’articolo, sarebbero solamente 4 o 5 le sostanze in grado di causare queste alterazioni genetiche: ma sono fra le più nocive.

L’ipotesi avanzata è che gli obesogeni potrebbero aumentare i casi di obesità del 15% o 20%.

Luna Riillo

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