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Nonne sub che aiutano gli scienziati

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Sette signore amanti dello snorkeling condividono le loro osservazioni con dei ricercatori per favorire la documentazione circa un velenoso serpente di mare

Per più di un decennio, una coppia di scienziati ha ricercato il piccolo e innocuo serpente marino dalla testa di tartaruga (Emydocephalus annulatus) nella Nuova Caledonia del Pacifico sud-occidentale.

Mentre i due ricercatori procedevano in questa ricerca, sono incorsi in ben sei osservazioni di un’altra specie: una creatura velenosa lunga un metro e mezzo e conosciuta come il serpente marino maggiore (Hydrophis major).

Nel 2013, gli scienziati – la dottoressa Claire Goiran dell’Università della Nuova Caledonia e il professor Rick Shine dell’Università australiana di Macquarie – hanno deciso di dare un’occhiata più da vicino a questo serpente letale, ma hanno scoperto che trovarlo non era così semplice – tanto che, anche se sapevano esattamente cosa dovevano cercare, nel giro di 36 mesi sono riusciti a osservarlo solo 10 volte.

Proprio per questo hanno deciso di rivolgersi alle «Fantastic grandmothers», ovvero un gruppo di sette nonne che praticano lo snorkeling e che, tutte tra i sessanta e i settanta anni, hanno offerto la loro assistenza agli scienziati.

Praticando snorkeling in questo famoso luogo che si chiama Baie des citrons, hanno potuto fare delle fotografie che hanno dato molte informazioni agli scienziati riguardo al serpente di mare, facendogli scoprire di aver sottovalutato la presenza di questi animali nella baia.

In un articolo pubblicato sulla rivista Ecosphere gli scienziati spiegano quello che hanno scoperto riguardo al serprento e rivelano che, grazie alle magnifiche sette, sono stati in grado di concludere che ci sono più di 249 esemplari nella baia.

 

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